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IN DOPPIA CIFRA

Il solito Higuain miete un'altra vittima. Le inseguitrici arrancano e il Bonamouth ne approfitta per allungare ancora di più. Il Celta Pigo rientra in corsa per le posizioni nobili e non sembra intenzionato a fermarsi.

IN DOPPIA CIFRA
di Andrea Bonafede

Sono passate solamente tredici giornate. Spesso, in questa fase, inizia a staccarsi quel gruppetto di squadre che poi finiranno per lottare per il titolo. Oppure, una compagine inizia ad accumulare un piccolo vantaggio non definitivo, ma comunque rassicurante.
Ciò che ha messo il Bonamouth tra sé e i suoi avversari è qualcosa che all'inizio era impronosticabile.
Dieci punti di vantaggio,31 conquistati su 39 disponibili.
È vero, il campionato è ancora lungo, ma quello raggiunto dalla prima in classifica è un traguardo che può rasserenarla per alcune partite. L'allenatore, però, dopo il successo casalingo ottenuto - 2-0 contro un Bonossia Dortmund rimaneggiato e che ora rischia di essere risucchiato nel vortice delle posizioni basse della classifica - non si ritiene ancora tranquillo: "Non c'è affatto da stare sereni. Questo è un campionato imprevedibile e potrà capitare a noi in futuro di essere discontinui."
Quel che è certo è che se la sua punta di diamante Higuain continuerà a segnare, ci sarà poco da fare per gli avversari. Un'altra doppietta sigilla del 'Pipita' sigilla la decima vittoria stagionale.
Ora sono ben dieci i punti di distacco dalla principale inseguitrice, che cambia nome.
Adesso, infatti, il Cocchenham Hotspurs si propone come candidata principale a contendere il titolo al Bonamouth. Basta un 1-0 in casa contro il fanalino di coda Borussia Marcongladbach, sempre più ultimo a quota 7 punti.
Pjanic ha ripreso a segnare, ma se gli Spurs vorranno impensierire la capolista dovranno trovare quella continuità che finora non hanno tenuto, avendo alternato grandi successi a cadute rovinose.
La squadra del patron Cocchi guadagna così ben due posizioni, approfittando dei due risultati negativi dei team che fino al turno antecedente la precedevano. Su tutti, lo 0-2 incassato dal Bayern Vitalen contro un Celta Pigo in forma. È vero, gli ospiti si trovano nella miglior condizione possibile, stanno ottenendo prestazioni convincenti ripagare da buoni risultati; l'abbandono del penultimo posto in classifica e il rilancio verso le posizioni nobili non sono un caso, ma una squadra con le potenzialità del Bayern Vitalen, non può aspirare al titolo se queste sconfitte inaspettate diventano frequenti. Dopo l'insuccesso contro il Bonamouth nella prima giornata di ritorno, la squadra del presidente Vitale non è più stata la stessa; un punto nelle tre partite successive e questa è la prova della crisi. Ora si trova appaiata agli Spurs che godono di una migliore differenza reti, ma il Bayern si vede aggiungere alla lotta per il secondo posto altre squadre e, per assurdo, il penultimo posto dista solo sette punti, mentre la vetta ora è a dieci lunghezze.
Non sorride certamente il PSV Aizzoven, ora al quarto posto. Terzo pareggio consecutivo, per la squadra del presidente Azzoni, che non riesce a trovare la zampata decisiva per trovare il successo. Squadra dell'ottimo potenziale, deve ancora trovare il modo per sfruttare tutto il talento e soprattutto ora Dzeko diventa un'enigma. Il gran colpo dell'estate sta segnando poco e al PSV servono le sue reti e le sue giocate.
Il primo posto si allontana ancora, ma quantomeno il divario che la separava proprio dalla Dinamo viene tenuto a debita distanza.
L'ultima partita della giornata, ma non per importanza, vede una vittoria importante per il Gianderlecht, nonostante tutto ancora in silenzio stampa. Alla squadra del patron Panicola basta un goal di Paloschi per superare di misura un CSKA Ringhio con poca iniziativa. Questo successo dei padroni di casa, vede il sorpasso sugli sconfitti di oggi e il Gianderlecht prova finalmente ad uscire alla zona buia e tentare finalmente una cavalcata verso i posti che le competono.

Dieci punti sono un distacco importante. Il Bonamouth, dopo il pareggio con il CSKA ha riniziato la sua corsa verso il primo titolo della sua storia. Ma mancano ancora 26 giornate e tutto può ancora accadere. Il vantaggio ora è rassicurante, ma non abbastanza per stare tranquilli. Qui, può succedere qualunque cosa.
Il Fantagrancia è così.

A presto,

Andrea Bonafede


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